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Pizzo Cannita si trova nei pressi della frazione di Portella di Mare alle porte di Palermo,  ma in posizione dominante la valle del fiume Eleuterio: essa trae il suo nome  dalla forma allungata della vetta calcarea (simile ad una canna), e dalla presenza, lungo il corso del vicino fiume Eleuterio, di numerosi canneti, mentre un'altra ipotesi etimologica farebbe derivare il toponimo da Matteo La Cannita, un possidente locale.

Proprio in questa zona ai piedi del fiume Euleuterio nel periodo compreso, tra la fine del 600 e l’inizio del 700,  sono stati rinvenuti all’interno di una grotta  due sarcofagi antropoidi di matrice punica databili al VI – V secolo a.C. ad oggi conservati presso il Museo Archeologico Regionale di Palermo, unici di questa categoria scultorea, rinvenuti fino ad oggi in Sicilia. La conseguenza di tutto ciò è stata la importante creazione   di una zona e di una fascia di rispetto archeologica, la quale nel tempo ha determinato un notevole mantenimento dello status ambientale, proprio a causa dei vincoli legati alla impossibilità di effettuare interventi che avrebbero causato la assoluta e totale deturpazione della zona e dell'ambiente ad essa legato, visto anche la posizione estremamente favorevole del punto di vista paesistico: la splendida veduta panoramica della Valle Eleutero e del mar Tirreno.